Curatori
Armando Andria
Organizzatore e curatore cinematografico, ha realizzato retrospettive su Antonio Capuano, Béla Tarr, Wim Wenders, Jean-Luc Godard, ha curato la 18a edizione del Premio Marco Melani, oltre alle rassegne Il tempo della festa e Divagrafie. Come critico, suoi saggi compaiono su volumi collettivi dedicati a Franco Maresco e a Salvatore Piscicelli ed è co-autore del volume Da una prospettiva eccedente. In dialogo con Antonio Capuano. È docente a contratto di Teorie e metodi di analisi del film presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Come producer collabora con Ladoc e ha curato la produzione del film Gli ultimi giorni dell’umanità di enrico ghezzi e Alessandro Gagliardo.
Gina Annunziata
Phd in Visual Studies (Università degli Studi di Siena – SUM Firenze), è docente di Storia del cinema all’Università di Napoli L’Orientale e in Accademia di Belle Arti di Napoli dove coordina la Scuola di Cinema, Fotografia e Audiovisivo. Studiosa e saggista, dal 2007 lavora come curatrice oltre a collaborare con festival nazionali e internazionali. Dal 2021 è esperta formatrice per il Piano Nazionale Cinema per la Scuola del MIC e MIUR. Dal 2018 è membro ordinario della Consulta Universitaria del Cinema (CUC).
Ospiti
Sara Borrillo
Professoressa associata di Storia dei paesi islamici presso il Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo dell’Università di Napoli L’Orientale, dove insegna Storia contemporanea dei paesi arabi e dove coordina il progetto ERC Starting Grant MEGAMAPS – Mapping Emerging Gender Artivism in the Mediterranean Arab Public Space (2024-2029). Si occupa principalmente di storia di genere, movimenti femministi nel Medio Oriente e Nord Africa contemporaneo, nuove autorità religiose femminili e pensiero islamico riformista, anche in contesto europeo, nonché di movimenti sociali, attivismo, trasformazioni socio-politiche e giuridiche, pratiche artistiche e culturali nel periodo successivo alle proteste del 2010-2011 nella regione araba. È autrice del progetto foto-narrativo Svelate. Marocco Femminile plurale (www.svelate.org) e di diverse pubblicazioni scientifiche, fra cui Femminismi e Islam in Marocco: attiviste laiche, teologhe, predicatrici.
Marina Brancato
Antropologa visuale, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze antropologiche e analisi del cambiamento culturale presso l’Università L’Orientale nel 2011, lavorando sulla relazione tra antropologia e giornalismo e in particolare sulla rappresentazione mediatica dei terremoti italiani. Dal 2011 è docente a contratto per i laboratori di Giornalismo internazionale e Tecniche di linguaggio giornalistico e collabora con la cattedra di Antropologia culturale e Studi postcoloniali e relazioni interetniche del prof. Miguel Mellino. Dal 2018 insegna Antropologia visuale ed Etnografia visiva per i corsi di Fotografia e di Cinema e Audiovisivo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. I suoi interessi di ricerca si muovono incrociando diversi sentieri disciplinari con un focus sull’immaginario e la memoria collettiva, il concetto di perdita e il rapporto tra antropologia, genere e femminismo. È professoressa di I fascia di Antropologia culturale presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Cecilia Cenciarelli
Responsabile del dipartimento di ricerca e progetti speciali della Cineteca di Bologna, dove lavora come archivista dal 2000. Per diversi anni ha supervisionato la digitalizzazione, la catalogazione e la ricerca per l’archivio cartaceo e di foto di Charles Chaplin e il progetto di restauro di Buster Keaton. È curatrice del progetto Archivio Bernardo Bertolucci. Fa parte del World Cinema Project dalla sua nascita nel 2007. Attualmente è membro del comitato esecutivo della Federation of Film Archives e uno dei quattro direttori artistici del festival cinematografico Il Cinema Ritrovato.
Rinaldo Censi
Insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Scrive, traduce e programma film. È interessato alle frontiere disciplinari. Collabora con il Festival di Pesaro per il quale ha curato alcune retrospettive (Lee Anne Schmitt, Brigid McCaffrey, Milena Gierke e Anna Marziano – le ultime due insieme a Federico Rossin) e con la Cineteca di Bologna, per la quale ha curato l’edizione italiana delle Histoire(s) du cinéma di Jean-Luc Godard.
Leonardo De Franceschi
Insegna Storia del cinema e Studi postcoloniali di cinema e media all’Università degli studi Roma Tre. Si occupa di narrazioni dell’altro/ve e/o prodotte da filmmaker razzializzatǝ e di politiche per la diversità nel sistema cinetelevisivo. Tra le sue ultime uscite Spaghetti Runaway. Incursioni produttive del cinema italiano in Africa (2024), Migrazioni, cittadinanze, inclusività. Narrazioni dell’Italia plurale, tra immaginario e politiche per la diversità (cura, 2022) e Il nero di Giovanni Vento (2021).
Salvatore Iervolino
Vive e lavora a Napoli. Cura rassegne cinematografiche indipendenti con diversi collettivi e partecipa regolarmente con Ladoc alla realizzazione di retrospettive su autori come Antonio Capuano, Béla Tarr e Jean-Luc Godard.
Cristina Piccino
Giornalista, critica cinematografica, programmatrice, vive a Roma dove svolge attività giornalistica e di coordinamento redazionale per Il Manifesto. Fa parte della Giuria dei David di Donatello ed è tra i componenti del comitato scientifico del Premio Solinas per il documentario. Dal 2014 è nel comitato di selezione di Filmmaker Festival – Milano. Ha partecipato alle giurie di numerosi festival internazionali. Ha curato monografie dedicate a Peter Whitehead e a Eyal Sivan (con Luca Mosso) e pubblicato saggi in numerosi volumi collettivi, tra i quali: Isole. Cinema indipendente italiano, Dalle lontane province. Il cinema di Tonino De Bernardi, Bernardo Bertolucci. Il cinema, i film (a cura di Adriano Aprà), Nanni Moretti. Il cinema, i film (a cura di Vito Zagarrio), News From Home. Il cinema di Ross McElwee, Camera Gun. Il cinema ribelle di Lech Kowalski, I set della realtà. Il cinema di Daniele Incalcaterra (a cura di Luca Mosso), We Want Cinema. Sguardi di donne nel cinema italiano (a cura di Laura Buffoni).
Roberto Silvestri
Giornalista, scrittore e conduttore radiofonico. Tra i fondatori nei primi anni Settanta del cineclub Il Politecnico di Roma e nel gruppo di creazione e realizzazione dell’estate romana nicoliniana, è stato il critico cinematografico titolare del quotidiano Il Manifesto dal 1977 al 2012, direttore dell’inserto culturale Alias e critico del quotidiano Pagina 99. Dal 1995 è conduttore del programma quotidiano di cinema Hollywood Party per Rai-Radio3. Direttore di festival (Rimini, Bellaria, Lecce, Sulmona, Shortfilm festival Venezia, Gallipoli), è stato membro di giurie nazionali e internazionali. Ha collaborato con le pionieristiche Giornate del cinema africano di Perugia e per quattro anni ha fatto parte del comitato di selezione della Mostra di Venezia durante le direzioni Rondi e Laudadio. Ha insegnato al Dams del Salento critica cinematografica. Ha pubblicato tra l’altro Il cinema di Alberto Grifi e Macchine da presa (MinimumFax). E, assieme a Mariuccia Ciotta, Il film del secolo (con Rossana Rossanda, ed. Bompiani), Il CiottaSilvestri (Einaudi), Da Hollywood a Cartoonia, Bambole perverse (La Nave di Teseo) e Spettri di Clint (La Nave di Teseo)
Ala Eddine Slim
Nato a Sousse, Tunisia, nel 1982. Regista dallo spirito libero, nei suoi film sviluppa un universo singolare, con particolare interesse ai temi della marginalità, del vagabondaggio, del cambiamento e del territorio. Ha co-diretto Babylon (2012) con Youssef e Ismaël Chebbi, premiato con il Gran Premio nella competizione internazionale al FIDMarseille; The Last of Us (2016), Leone del Futuro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia; e Tlamess (2019), selezionato per la Quinzaine des Réalisateurs a Cannes. È tra i fondatori di Exit Productions, casa di produzione indipendente tunisina, vivaio di registi emergenti caratterizzata dall’impegno per il cinema libero. Dalla sua creazione, Exit ha prodotto più di 20 film, selezionati e premiati in numerosi festival, tra cui Venezia, Cannes, FIDMarseille, Viennale e Busan.
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